martedì 30 ottobre 2012

Le aspettative tradite (ovvero: confessioni di chi non e' mai stato "choosy", ma non se ne vanta)


Caro Ministro Fornero, 

Ho lavorato 4 anni come operaia, per poi iscrivermi all'universita' e lavorare 5 anni come baby-sitter, cameriera e telefonista, per riuscire a pagarmi gli studi. Ho trovato poi lavoro come consulente (precaria) presso una multinazionale, realta' in cui sono state le sane relazioni interpersonali che si sono create che  hanno permesso che la mia situazione precaria diventasse "a tempo indeterminato". 

E quindi da 4 anni sono Precaria a Tempo Indeterminato.

Nessun ruolo, nessun titolo davanti al mio nome solo: "consultant, - consulente".
Avrei potuto spendere piu' tempo sui libri e meno in lavori poco qualificati, qualcuno potrebbe dirmi, ma l'alternativa sarebbe stata rimanere in fabbrica come operaia, fino a quando la Cina non si fosse portata via anche quel poco di manufatturiero rimasto nella mia zona di origine.

Ho invece, e lo dico con fierezza, accarezzato e nutrito il mio sogno di poter continuare a studiare. Mi sono impegnata a fondo per poterlo raggiungere con i mezzi che avevo: la mia testa e le mie mani.
Oggi, ho quasi 40 anni, non sono sposata e un anno fa avrei voluto provare a comprarmi un bilocale, ma il misero stipendio che percepisco e la congiuntura economica che stiamo vivendo hanno dato la giustificazione ad hoc alla banca per potermi negare un mutuo.

Ricordo una promessa di 18 anni fa: "Internet, Inglese, Impresa", disse qualcuno per accattivarsi i giovani assieme a una roboante, quanto patetica promessa di "un milione di posti di lavoro". 

Ora mi ritrovo in questa Italia in cui NON posso cambiare nulla perche', anche il mio voto, e' diventato solo uno sterile proforma di giustificazione di una regime democratico sfigurato da leggi elettorali becere, mi ritrovo con il mio lavoro precario sempre poco pagato ma con una domanda che Le vorrei fare Ministro Fornero: se Lei avesse dovuto fare la lunga gavetta che ho dovuto fare io per arrivare poi ad avere un posto di lavoro nascosto e malpagato, riterrebbe ancora intelligente chiedere ai giovani di non essere "Schizzinosi"? 

E' una domanda retorica, ovviamente: perche' se Lei avesse fatto la gavetta che ho fatto e continuo a fare io, Lei non sarebbe li, a fare il Ministro.

Pensi, caro Ministro: quante persone come me tra i 25 e i 40 anni, con un potenziale enorme di cambiamento in meglio per questo Paese, non riescono a cambiarlo, semplicemente perche', ogni giorno sono impegnati a combattere per riuscire a tenersi quel posto di lavoro precario, che "oggi c'e' e domani non si sa", da QUINDICI anni. 

Cordialmente


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